Martedì 21 novembre verrà conferito all'architetto Mario Botta il dottorato honoris causa in Storia, disegno e restauro dell’architettura.
Mario Botta nasce nel 1943 a Mendrisio in Svizzera. La sua opera è ispirata dai maestri Le Corbusier, Louis Kahn e Carlo Scarpa che incontrerà a Venezia durante gli studi e che lo formeranno per il resto della sua vita. Architettura e memoria costituiscono un binomio inscindibile sempre presente della sua opera. Dopo un periodo di apprendistato a Lugano, frequenta il liceo artistico di Milano e prosegue i suoi studi all’Istituto universitario di architettura di Venezia, dove si laurea nel 1969 con i relatori Carlo Scarpa e Giuseppe Mazzariol. Durante il periodo trascorso a Venezia, ha occasione di incontrare e lavorare per Le Corbusier e Louis Kahn.
Nel 1970 apre il proprio studio a Lugano e svolge un’importante attività didattica, tenendo conferenze, seminari e corsi presso scuole d’architettura in Europa, in Asia, negli Stati Uniti e in America Latina.
Nel 1976 è nominato professore invitato presso il Politecnico di Losanna e nel 1987 presso la Yale school of Architecture a New Haven, USA. Dal 1983 è nominato professore titolare delle Scuole politecniche Svizzere, dal 1982 al 1987 è stato membro della Commissione federale Svizzera delle belle arti. Dalle case unifamiliari in Canton Ticino, il suo lavoro ha abbracciato tutte le tipologie edilizie: scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei ed edifici del sacro.
Nel corso degli ultimi anni si è impegnato come ideatore e fondatore della nuova Accademia di architettura di Mendrisio, dove tuttora insegna.
Il suo lavoro è stato premiato con importanti riconoscimenti internazionali e numerose sono le mostre dedicate alla sua ricerca ed è attualmente uno dei più importanti architetti nel mondo.
Il riconoscimento gli verrà conferito per la sua lunga e fiorente carriera, fondata su una profonda conoscenza del passato, grazie alla quale ha realizzato un’architettura moderna e proiettata al futuro.
Alla prolusione della rettrice Antonella Polimeni, seguirà l’allocuzione di Piero Cimbolli Spagnesi, coordinatore del dottorato di ricerca in Storia, disegno e restauro dell’architettura. L’elogio del candidato sarà pronunciato da Luca Ribichini.
La cerimonia si concluderà con la lectio magistralis di Mario Botta.