I COMPLESSI ECCLESIALI DELLA ROMA BAROCCA TRA MEMORIA STORICA, RECUPERO E RIGENERAZIONE

Unità di Ricerca

I complessi ecclesiali della Roma Barocca tra memoria storica, recupero e rigenerazione 

 

L’Unità di Ricerca si propone di affrontare analiticamente temi e problemi relativi prevalentemente ai complessi ecclesiali in fase di trasformazione a Roma e nel suo territorio.  

Innescato dalla Controriforma e sviluppatosi fino alla fine dell’Ancien Régime, uno degli aspetti caratterizzanti le dinamiche sociali e culturali di Roma sembra potersi riconoscere nella progressiva appropriazione della città da parte degli ordini religiosi attraverso la creazione di una fitta rete di conventi ed edifici ad uso religioso: un processo che venne bruscamente interrotto dalla fine del governo temporale della Chiesa e dalle vicende che ne seguirono. Le confische della Repubblica romana del 1798, le successive soppressioni napoleoniche e quindi le occupazioni imposte dal nuovo governo italiano (dal 1870), hanno stravolto un sistema consolidato, delineando una cesura mai risolta e ora sempre più grave [1]. Esisteva infatti fino all’Ottocento una vera e propria topografia sacra che, nonostante le alterazioni accennate, sopravvisse fino al secondo Novecento, risultando fino a poco tempo fa ancora pienamente leggibile nel tessuto edilizio della città. La drammatica riduzione delle vocazioni iniziata a partire dalla fine del XX secolo e la conseguente contrazione delle comunità religiose a poche unità hanno incentivato un nuovo fenomeno, quello della dismissione del patrimonio architettonico religioso, con gravi ricadute sulla sua fruizione. È questa una condizione comune a molti complessi ecclesiali che, ora, sono inesorabilmente destinati a un cambio d’uso per locazione o alienazione; una evoluzione che, seppure imposta da ragioni storiche e irreversibile, introduce la questione della salvaguardia dei luoghi e del loro valore storico. Usi incompatibili rischiano di minare non solo la sacralità di taluni immobili, ma di comprometterne il significato. 
 
L’Unità di ricerca si propone di esaminare alcuni casi studio emblematici, nell’ottica di offrire strumenti utili sia alle istituzioni per ottemperare al loro ruolo di custodi delle memorie della città sia agli operatori del settore per mettere in atto consapevoli progetti di restauro e rigenerazione degli immobili religiosi in trasformazione. 
La presente ricerca intende inserirsi nel processo generale della conoscenza e valorizzazione del vasto patrimonio del Barocco romano tra XVII e XVIII secolo. 
 

[1] Con il passaggio di Roma da capitale pontificia a capitale elettiva del regno d’Italia. 

 

Componenti:

Prof. Augusto Roca De Amicis (Full professor) 
Prof. Simona Benedetti (Full professor) 
Prof. Marisa Tabarrini (Associate professor) 
Prof. Bartolomeo Azzaro (Associate professor) 
Dr. Iacopo Benincampi (Assistant Professor Tenure Track) 
Dr. Antonio Russo (Assistant Professor Tenure Track) 
Dr. Emanuele Gambuti (Research fellow) 

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