Il riassetto operato da Sapienza nel 2010 ha dato vita al Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura (DSDRA) come fusione dei precedenti Dipartimenti di Storia dell'Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici e di Rilievo, Analisi e Disegno dell'Ambiente e dell'Architettura.
La nuova compagine ha riunito in un'unica struttura di ricerca la quasi totalità dei professori e ricercatori dei SSD ICAR/17 (Disegno), ICAR/18 (Storia dell'Architettura), ICAR/19 (Restauro) presenti in Sapienza. Nel quadro della particolare organizzazione dell’ateneo, inoltre, il DSDRA “afferisce” alla Facoltà di Architettura oltre a dare un contributo rilevante anche a quelle di Ingegneria e Lettere.
Al contrario quindi di molte realtà italiane in cui i Dipartimenti si caratterizzano per una spiccata pluridisciplinarità che spesso riunisce tutti i SSD necessari a garantire la docenza nelle Scuole di cui sono coordinatori, il MIUR ha come noto immaginato per Sapienza una struttura in cui vari Dipartimenti contribuiscono quasi in forma “federale” a sostenere i vari corsi di studio devolvendo alle Facoltà importanti compiti di coordinamento e bilanciamento.
Questa circostanza ha profondamente influenzato la composizione dei Dipartimenti di Sapienza che, come nel caso del DSDRA, sono nati non solo per “semplificare il sistema” sfruttando l’aggregazione di strutture più piccole ma anche e soprattutto per cogliere le opportunità di sviluppo derivanti da scelte non casuali. Ed infatti l’idea alla base del DSDRA nasce da molto lontano: da quel concetto di “integrazione” nello studio dell’architettura della cosiddetta 'Scuola romana' promossa e fondata da Gustavo Giovannoni ormai un secolo fa e che ha visto personaggi del calibro di Vincenzo Fasolo come figure di riferimento per i tre ambiti disciplinari che oggi compongono il DSDRA. Integrazione che caratterizza non solo l’approccio al patrimonio storico ma anche la formazione di un architetto capace di padroneggiare creativamente il Progetto sostanziando tuttavia questa creatività attraverso una solida Conoscenza dell’Architettura in tutti i suoi aspetti (storici, metrici, funzionali, stilistici, tecnologici, strutturali, etc.).
E’ proprio in questa idea lungimirante che va cercata uno dei tratti più rilevanti dell’attuale DSDRA che, giova ricordarlo, è stato preselezionato tra i Dipartimenti di Eccellenza: da un punto di vista “numerico”, infatti, il nuovo assetto ha generato una struttura stabilmente ai primi posti in Italia nelle valutazioni VQR con apporti equilibrati tra i vari SSD; concretamente, invece, esso ha consentito di riunire in un unico ambito “eccellenze” che fino a quel momento avevano vissuto più o meno separate in strutture più piccole.
E' dunque in questo quadro che il DSDRA ha raggiunto quella massa critica di ricercatori ed esperienze che lo accredita attualmente come “polo di eccellenza” nazionale e internazionale nel settore dei Beni Culturali e più specificamente del patrimonio costruito e che ne rappresenta, certamente, il punto di forza più solido.
Accanto a questa, però, il Dipartimento dimostra un'ulteriore caratteristica pressoché unica nel panorama italiano e distintiva anche tra i dipartimenti dell’area 08: quella di possedere al suo interno tutte le risorse necessarie per affrontare ogni fase del complesso iter che qualsiasi intervento sul patrimonio costruito, specie se a carattere monumentale, implica. Dalla conoscenza dei manufatti (storica, metrica, geometrica, costruttiva, etc.), alla loro interpretazione critica, al progetto di restauro, prevenzione, conservazione e rifunzionalizzazione, alla comunicazione sia scientifica che più divulgativa, il DSDRA è in grado di svolgere l'intera filiera “in house” garantendo livelli di qualità riconosciuti in Italia e all'estero.