Unità di Ricerca
FDBC – La Fotografia Digitale per i Beni Culturali
Coordinatore: Marco Carpiceci
L’affermarsi dell’informatica sul finire del secolo XX ha trasformato quasi tutti settori delle attività umane. A questo processo non poteva rimanere estranea la fotografia, che ha dovuto modificare gran parte del suo assetto con l’avvento della fotografia digitale, che nell’arco di qualche decennio ha soppiantato la fotografia chimica. Il cambiamento è stato profondo, non solo nel campo della produzione industriale delle camere e dei materiali sensibili, ma anche nel modo di usare la fotografia, nelle sue diverse applicazioni, ivi compreso il processo per ricavare le misure da uno o più fotogrammi. Ovviamente anche il tradizionale rapporto tra fotografia e architettura si è modificato a tal punto che il digitale ha ormai monopolizzato tutto il campo rivolto alle applicazioni sull’architettura e sui Beni Culturali, sia esso orientato verso la conoscenza e la documentazione, sia esso legato ai problemi mensori e agli impieghi nel rilevamento.
La fotografia digitale viene ad assumere il ruolo di uno dei pilastri di un gruppo di conoscenze in pieno sviluppo del quale fanno parte anche l’Informatica, la Realtà Virtuale, gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto.
Contrariamente al passato, la fotografia lascia il suo ruolo di natura fisica conclusa e “lapidaria”, fissa nella sua “obbiettiva” registrazione di immagini prospettiche. Con il mezzo digitale essa assume la forma di una materia “plasmabile”, e questa infinita possibilità di elaborazione ne mostra aspetti creativi e comunicativi.
Le ragioni suddette hanno, da tempo, stimolato l’idea che ci fosse un “luogo” in cui discutere in maniera multidisciplinare del rapporto tra la fotografia e di quelle attività umane che ne sfruttano le capacità. Un luogo di studio sugli aspetti teorici e tecnici in un ambito in continuo sviluppo. Un luogo dove la fotografia digitale fosse il nucleo centrale dell’attenzione.
L’Unità di Ricerca La Fotografia Digitale per i Beni Culturali, fondata nel 2019, si propone l’obbiettivo di studiare lo scibile della fotografia digitale sino alla definizione dei suoi confini. Proporre ricerche legate al suo utilizzo nel campo della documentazione, della valorizzazione e del rilievo dell’Architettura e dei Beni Culturali in genere. Organizzare periodici incontri internazionali per scambiare opinioni e ricerche con il resto della comunità scientifica globale. Organizzare workshop e proporre collaborazioni e sperimentazioni con le diverse aziende leader del settore, finalizzati all’aggiornamento continuo delle caratteristiche delle strumentazioni fotografiche coinvolte dai sempre più rapidi sviluppi tecnologici.
Nella fase iniziale le strumentazioni saranno quelle che negli anni sono state acquisite in occasione delle diverse ricerche e ora conservate nei laboratori del DSDRA. Non si esclude che più in là si possano integrare con altri specifici per nuove ricerche.
Gruppo di ricerca:
Marco Carpiceci
Laura Carnevali
Fabio Lanfranchi
Michele Russo
Maria Martone
Leonardo Baglioni
(English version)
Research Unit
FDBC – Digital Photography for Cultural Heritage
Coordinator: Marco Carpiceci
The emergence of information technology at the end of the 20th century transformed almost all sectors of human activity. Photography could not remain extraneous to this process. It had to modify much of its structure with the advent of digital photography, which supplanted chemical photography in a few decades. The change was profound, not only in the field of industrial production of cameras and sensitive materials, but also in the way of using photography, in its various applications, including the process of obtaining measurements from one or more frames. Obviously, the traditional relationship between photography and architecture also changed to such an extent that digital has now monopolized the entire field aimed at applications on architecture and cultural heritage, whether oriented towards knowledge and documentation, or linked to measuring problems and uses in surveying.
Digital photography comes to take on the role of one of the pillars of a rapidly developing group of disciplines which also includes information technology, virtual reality and remotely piloted aircraft.
Contrary to the past, photography leaves its role as a concluded and ‘lapidary’ physical nature, fixed in its ‘objective’ recording of perspective images. With the digital medium, it takes the form of a ‘shapeable’ material, and this infinite possibility of processing shows its creative and communicative aspects.
The aforementioned reasons have, for some time, aroused the idea that there is a ‘place’ in which to discuss the relationship between photography and those human activities that exploit its capabilities in a multidisciplinary way; a place to study its theoretical and technical aspects in a continuously developing field; a place where digital photography is the central focus of attention.
Founded in 2019, the Digital Photography for Cultural Heritage Research Unit aims to study the knowledge of digital photography until its boundaries are defined. This includes research related to its use in the field of documentation, valorization and survey of architecture and cultural heritage in general. It intends to organize periodic workshops and international meetings to exchange opinions and research with the rest of the global scientific community; and to propose collaborations and experiments with various leading companies in the sector, aimed at continuously updating the characteristics of photographic equipment involved in increasingly rapid technological developments.
Research group:
Marco Carpiceci
Laura Carnevali
Fabio Lanfranchi
Michele Russo
Maria Martone
Leonardo Baglioni